sabato 31 dicembre 2011

Best of 2011

Il meglio del 2011 con un podio e altre cosette interessanti



DISCHI CHE RIMARRANNO (almeno per un po')

SIGUR ROS "Inni"
Un live talmente ben riuscito da proporsi come vero e proprio caposaldo nella discografia del gruppo post-rock islandese, con tanta tanta brace che arde sotto la neve.

PJ HARVEY "Let England Shake"
Ancora un gran disco da miss Polly Jean, coraggiosa (ogni disco una svolta), elegante (meno rock, più equilibrio formale), sempre molto intensa. 

ASSALTI FRONTALI "Profondo Rosso"
Sempre più al centro della scena, l'hip-hop più profondo e più rosso che abbiamo in Italia, basi coinvolgenti e rime indispensabili.


DISCHI DEGNI DI NOTA

CAPAREZZA "Il sogno eretico"
Va alla grande Caparezza ed anche questo disco è notevole. Forse vola un po' troppo alto trattando temi complessi che le rime, sempre straordinarie, debordanti e ironiche, non riescono a trattare con sufficiente profondità.

MOGWAI "Hardcore Will Never Die, But You Will"
Dicono tutti che il gruppo non sia più quello di una volta, ma a me questo disco è piaciuto. Post-rock, se vuol dire qualcosa, tra progressive melodico e cavalcate psichedeliche, con chitarre distorte, pianoforte ed una spruzzata di elettronica.

GARAGE A TROIS "Always Be Happy But Stay Evil"
Sembra un disco di rock strumentale ma alterna (e mescola) jazz e progressive senza eccedere in intellettualismi né scadere in facili manierismi.

BATTLES "Gloss Drop"
Musica pop, in fondo, anche se in gran parte strumentale, ma sorretta da un'architettura destabilizzante che pone l'ascoltatore in bilico su una fune e lo invita ad arrivare dall'altra parte.

RADIOHEAD "The King of Limbs"
Il solito gran disco di pop elettronico, ricercato e affascinante.

I  CANI "Il Sorprendente Album ..."
Ovvero come mettere a nudo dall'interno la vera natura dei pariolini (ed affini) moderni. Forse sorprendente no, ma interessante, arguto e divertente, sì.

BLACK SPIDERS "Sons of the North"
I know is only (hard)rock'n'roll, but i like it. Grande energia, riff trascinanti, una sezione ritmica  capace di far sobbalzare dalle sedie. Non inventano nulla di nuovo, forse, ma vanno che un piacere.

AND SO I WATCH YOU FROM AFAR "Gangs"
Non il solito post-rock ma vere e proprio cavalcate strumentali che, tra furori ritmici e chitarre taglienti, spingono il disco verso un progressive rock 'sui generis'.

KASABIAN "Velociraptor!"
Il solito gruppetto inglese post-new-wave stavolta tira fuori un dischetto non male che, mescolando brit-pop e dance, fa respirare aria di Manchester e Liverpool

BLACK KEYS "El Camino"
Rock Blues americano, chitarre, melodie, sufficientemente divertenti e moderni.

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